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Sulla monumentale fontana (costr.del 1500) del paese restano ancora due epigrafi che ricordano i due tempi dell’acquisto del dominio di Perdifumo da parte del Guindacio:
IACOBI GUINDATII NOBILIS NEA POLITANI MILITIS STRENUI SUB FEDERICO SICILIAE REGE BENEFICIO ET IMPENSA 1500 DOMINUS PERDIFUMI.
Per benevolenza e spesa di Giacomo Guindacio nobile napoletano, valoroso cavaliere sotto Federico re di Sicilia, Signore di Perdifumo - 1500.
VIATOR TAMETSI PROPERAS HIC FONS TE BLANDUS INVITAT UT SALU TATO LOCI GENIO SITIM LEVES AUT LABRAS SALTEM PROLUAS AUT SUDOREM LAVES - LAETIOR ENIM ITER CONFICIES DUMMODO NESCIUS NON SIS A IACOBO GUINDACIO NOBILI NEAPOLITANO QUI IN MILITIA STRENUE OR[DI]NES DUXIT QUIQ. ILLUSTRISS. ROBERTI IUNIORIS SANSEVERINII PRINCIPI SALERNITANI VIRTUTIS AVITAE PATERNAEQ. AEMULA TORIS MUNIFICENTIA PERDIFUMI DOMINIO INSIGNITUS FUIT HOC TIBI COMMODUM PRAESTARI VALE MDVII.
Viandante, pur se vai di fretta, questa fonte dolce t’invita a che, salutato il Genio del luogo, tu tolga la sete o almeno bagni le labbra o lavi il sudore; sarà cosí più lieto il cammino, purché tu sappia che Giacomo Guindacio nobile napoletano, che in guerra guidò valorosamente cinque squadroni de l’illustrissimo Roberto Junior Sanseverino, principe di Salerno, emulo della virtù degli avi e della paterna munificenza, elevato alla signoria di Perdifumo, ti forní questa comodità.
Salve -1507
Tratto da: Piero Cantalupo e Amedeo La Greca""STORIA DELLE TERRE DEL CILENTO ANTICO"", Vol. II, pp. 633-736