L’area dove oggi sorge Perdifumo è stata frequentata fin dall’antichità. In particolare sulla Punta della Carpinina, a circa Km. 1 a SW di Perdifumo, al confine dei territori di Poseidonia e di Elea, ed appartenente a quest’ultima, si incontra una installazione fortificata in blocchi dalla tecnica isodomica greca (IV sec. a. C.).
Invece, nei pressi del Rio dell’Arena, a circa Km. 4 a NW dello stesso capoluogo, è stato individuato un "piccolo nucleo rurale" di età ellenistica, mentre continua in età romana l’altro di cui si sono rinvenuti resti in loc. Fontanelle ad ovest di Vatolla, sito lungo la dorsale collinare che degrada verso il vallone Lacinque, affluente del Testene.
Ad età romana imperiale (III-IV sec. d. C.) risalgono, ancora, i due frammenti di sarcofago raffiguranti un corteo dionisiaco e riutilizzati nella facciata della chiesa madre di Vatolla.
Testo tratto da: A. Capano, Perdifumo ed i centri di Camella, Mercato C. e Vatolla nel Catasto Provvisorio del 1821, in Annali Cilentani, n. 16, Genn. - Giu. 1999, pp. 101-117.